Dove sei finito, Krugman?
Sto cercando un lieto finale, non lo trovo.
Leggo sempre piu’ spesso la pagina dei necrologi, e mi commuovo.
Un uomo nero ride in una fiesta bordeoux con fiocco rosa sull’antennna, i finestrini abbassati a far entrare il vento caldo delle quattro corsie quando manca meno d’un chilometro a Grumello Telgate.
Un cameriere degli anni Venti, la bianca mano che trema in un liso guanto, mi serve melone e culatello in una sala privata, condizionata e riservata appollaiata sul ricordo di un industria.
Il mio sguardo si perde fuori, tra le file di case popolari stinte che arrivano fino al fiume, mentre dentro si bisbiglia la fine del mondo
Mi sentro a casa nelle sale d’aspetto degli aeroporti, m’affeziono al chiosco di centrifughe allo zenzero al gate 57 del terminal 1 di Bruxelles
Niente mi butta giu’ come gli addii al celibato: cinque magliette uguali in coda sul carro bestiame volante e un’euforia – tanto finta quanto chiassosa – per Simone chi si sposa a Seregno con Manola; sei cerchietti rosa col pelo intenti a mangiare paellia congelata – made in Marocco – in un bar per turisti polacchi alla Plaza de Sant Ana, alle 12 e 19.
A Madrid vogliono comprare il mio oro, con insistenza.
Alla commissione Europea e’ chiaro sin dal caffe’ macchiato che siamo vicini al baratro: un commissario romano non riesce a leggere in inglese un comunicato redatto in concerto con un collega olandese e attira l’ilarita’ di reporter svedesi e addetti stampa cockney.
A Montecarlo, intanto, se ne fottono.
Mare auzzurro, paesaggio devastato, puttane e Ferrari.
Meeting a porte chiuse in buie conference room di hotel condizionati per discutere di licenziamenti, ristrutturazioni, fabbriche da chiudere. Nessuna luce in fondo al tunnel del Faremont.
Diluvio sul sagrato delle colonne di San Lorenzo mentre scende la notte.
Ce la godiamo tutta, bariamo spudoratamente per battere un gruppo di rugbisti adolescenti.
Pedalo senza freni nel silenzio accogliente della circonvalla
Una medusa di Noli mi ricorda 308 rate residue fino al 2038,
Rispunta il re del bungabunga,
Finalmente un segnale di speranza.
Old good times are back!